Studio SoS : gli stent riducono la necessità di ripetute rivascolarizzazioni nei pazienti sottoposti ad intervento coronarico percutaneo
L’obiettivo dello studio SoS ( Stent or Surgery trial ) è stato quello di valutare l’effetto dell’intervento coronarico percutaneo ( Pci ) seguito da stent versus l’intervento di bypass coronarico ( CABG ) nel trattamento dei pazienti con malattia multivasale.
Hanno partecipato allo studio 53 Centri in Europa ed in Canada.
I pazienti con malattia coronarica multivasale sono stati randomizzati a CABG ( n = 500 ) o a PCI seguito da impianto di stent ( n = 488 ).
Tutti i pazienti sono stati seguiti per almeno 1 anno.
Il 21% ( n = 101 ) dei pazienti nel gruppo PCI ha richiesto procedure di rivascolarizzazione rispetto al 6% ( n = 30 ) nel gruppo CABG ( hazard ratio : 3,85, 95%CI, 2,56-5,79 , p < 0.0001 ).
L’incidenza di morte o infarto miocardico con onda Q è risultata simile in entrambi i gruppi ( PCI 9% ( n = 46 ) , CABG 10% ( n= 49 ) ; hazard ratio 0,95, 95% CI , 0,63-1,42 ; p = 0,80 ).
E’ stata osservata una minore percentuale di mortalità nel gruppo CABG rispetto al gruppo PCI ( PCI 5% ( n = 22 ) , CABG ( n = 8 ) ; hazard ratio 2,91, 95%CI, 1,29-6,53; p=0,01 ).
I risultati dello studio clinico indicano che l’impiego di stent coronarici è in grado di ridurre la necessità di ripetute rivascolarizzazioni , anche se il ricorso alla rivascolarizzazione tra i pazienti sottoposti ad interventi coronarici percutanei rimane significativamente più alta rispetto ai pazienti sottoposti a bypass coronarico. ( Xagena2002 )
Stables RH and The SoS Investigators , Lancet 2002 ; 360 : 965-970
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